Non posso definirmi un’assidua frequentatrice degli aeroporti, ho preso il mio primo volo a sedici anni per andare a Londra e dopo mi sono fermata fino ai tempi dell’università. In quegli anni ho fatto alcuni viaggi, riavvicinandomi a questo mondo misterioso, fatto di speranze e attese, ma ad oggi le volte in cui ho scelto di volare si contano sulle dita delle mani.
Ora che sono mamma non vedo l’ora di poter fare il primo viaggio in aereo in tre, inizialmente in programma quest’estate, ma rimandato per cambio di lavoro del marito e impossibilità di prenotare per tempo il volo.
La nascita di Adele mi ha fatto capire che anche il nostro modo di viaggiare in aereo è destinato a cambiare. Come prima cosa mi sono avvicinata al mondo delle assicurazioni sui voli che, lo ammetto, fino ad ora non ho mai utilizzato. Si sa che quando si decide di partire con un bambino in casa si deve mettere in conto la possibilità che si possa ammalare e, di conseguenza, che la partenza vada rimandata.
Grazie ai consigli di famiglie viaggiatrici rodate da anni ho scoperto che stipulando una buona polizza i nostri diritti sono tutelati, quindi la prenotazione può essere fatta anche con largo anticipo senza temere gli inconvenienti.
Cosa accade però se il volo salta per cause indipendenti dalle nostre azioni? Le compagnie aeree sono tenute a risarcire i viaggiatori che hanno affrontato questo tipo di disservizio, ma la scarsa informazione porta questi ultimi a perdere dei soldi dato che nella maggior parte dei casi non viene fatta alcuna richiesta di risarcimento alle compagnie aeree.
Come spiega AirHelp, startup internazionale nata nel 2013 per volontà di un gruppo di viaggiatori stanchi di non veder rispettati i propri diritti, la EC261 e l’American Bill of Rights tutelano i diritti di chi si trova a dover affrontare le conseguenze di un volo andato male. Molti passeggeri non sanno di poter ottenere un rimborso quindi dimenticano l’accaduto ed arricchiscono le compagnie aeree.
Per avere assistenza da AirHelp basta seguire questi semplici passaggi:
- Controllare sul sito se si può ottenere il risarcimento;
- Inviare la richiesta di risarcimento;
- Affidarsi ai consulenti legali della società che lotteranno per avere il risarcimento;
- Godersi quanto ottenuto (in media 400 euro), dando a AirHelp il 25% per le spese amministrative. Nulla viene chiesto all’utente in caso di perdita della causa.
Grazie alla retroattività della legge le richieste possono riguardare i voli fatti negli ultimi tre anni, l’unico vincolo è che il volo sia partito da un aeroporto EU oppure che sia arrivato in un aeroporto EU con una compagnia avente sede in uno stato dell’Unione Europea.
AirHelp affronta tutti i problemi della burocrazia, ai viaggiatori come noi non resta che collegarsi al sito per chiedere il risarcimento dovuto con cui magari prenotare il prossimo volo :-).