Il nostro secondo giorno in Slovenia inizia in automobile perché da Lubiana ci spostiamo verso Bled. Il tragitto è prevalentemente in autostrada, cosa che porta il nostro viaggio a durare solo poco più di un’ora.
Arrivati a Bled ci dirigiamo subito verso il lago perché la curiosità di vedere se le foto e i video visti nelle settimane precedenti alla partenza fossero veri era davvero alta. Percorriamo in automobile tutto il percorso che corre lungo il lago fino ad arrivare al parcheggio di un campeggio dove, una zelante addetta alla sosta, ci mostra subito il ticket di cinque euro indispensabile per lasciare l’automobile tutto il giorno.
Prendiamo lo zaino, lasciamo il passeggino nel bagagliaio e iniziamo il cammino.
Pochi minuti dopo siamo qui ad osservare questo spettacolo:
Non so dire quanto tempo sia passato prima di riprendere il cammino, ma ricordo bene la serenità provata in quei momenti.
Il lago di Bled ha un’isoletta centrale dove si trova una bellissima chiesetta. Numerose legende sono legate a questo luogo. Noi non le abbiamo approfondite, ma non ci siamo lasciati sfuggire la possibilità di percorrere con la Pletna, tipica barca in legno a remi con tettuccio, il tratto di lago che separa la costa dall’isola.
Questa imbarcazione è un vero tratto distintivo di questo paese e i barcaioli che la guidano si tramandano il mestiere di generazione in generazione.
Una volta giunti sull’isola, il barcaiolo ci informa che abbiamo quaranta minuti di tempo per visitarla perché, al fine di garantire un afflusso calmierato di turisti, le visite vengono dilazionate nel tempo.
I gradini che portano alla chiesetta sono molti, ma la cosa non ci spaventa e devo ammettere che, ancora una volta, resto stupita dalla rapidità con cui Adele li percorre.
Giunti in cima ci prendiamo del tempo per riposare. Adele fa merenda, il papà si dedica alla fotografia, mentre io parlo con i nostri compagni di viaggio coreani che mi ripetono più volte quanto siano belli gli occhi della mia bimba.
Ai lati dell’isola c’è un sentiero pedonale facilmente percorribile che decidiamo di prendere per tornare alla barca.
Ci presentiamo puntuali al nostro barcaiolo, riviviamo la magia di attraversare il lago e, una volta tornati sulla terra ferma iniziamo a pensare ai prossimi passi da compiere.
Ci rendiamo subito conto che abbiamo fatto un errore di valutazione perché l’automobile è troppo lontana per poterla recuperare insieme ad Adele. Decidiamo quindi di dividerci: io e la bimba restiamo a giocare sulla sponda del lago, mentre il papà va a recuperare il mezzo.
Pomeriggio ci aspetta il castello di Bled, ma prima pranzo: strukli per tutti! Questi rotoli di pasta ripieni di uovo e ricotta sono stati una scoperta particolarmente gradita anche dalla piccola di casa.
Qualche informazione pratica:
- Il tragitto in barca è, a mio avviso, un pochino costoso. Abbiamo speso ventotto euro per la corsa andata-ritorno. Considerando che i bambini non pagano, il costo unitario è di quattordici euro. Prima di partire informatevi su eventuali convenzioni e/o tariffe ridotte soprattutto se il vostro soggiorno a Bled è più lungo di un giorno;
- Tutti i parcheggi a Bled sono a pagamento perciò se avete in programma di visitarla in giornata considerate l’ipotesi di posteggiare l’automobile fin dall’inizio in centro, così da pagare una sola volta. Il costo orario è maggiore, ma a conti fatti se poi vi trovate a dovervi spostare conviene.