La Lombardia, il Veneto e il Trentino Alto Adige ospitano nei loro confini un autentico gioiello: il Lago di Garda. Visitato ogni anno da numerosi turisti italiani e stranieri è il più grande lago d’Italia, ma fino ad oggi non era mai rientrato nella mia idea di meta di vacanza.
Complice la voglia di festeggiare la bimba in arrivo tra qualche mese e la spensieratezza finalmente trovata dopo mesi di incertezza, abbiamo scelto di colmare questa lacuna e regalarci un paio di giorni a Puegnago del Garda (BS), paese dell’entroterra bresciano vicino al lago e ai principali luoghi d’interesse.
Come spesso accade il tragitto verso la destinazione ci porta già la prima scoperta: Desenzano del Garda (BS). L’acqua cristallina è di un azzurro che abbaglia e fa venire voglia di tuffarsi all’instante.
Noi per ora non cediamo e ci concentriamo sulla visita di questo splendido paese. Per fortuna arriviamo al Castello a metà mattina, riuscendo a visitarlo con i giusti tempi. Occorre tener presente, infatti, che come gran parte dei monumenti in Italia non è previsto orario continuato. Aperto al pubblico nel 2007 dopo un imponente lavoro di restauro, il castello fungeva da rifugio per la popolazione locale in caso di pericolo ed oggi, grazie all’apertura di una delle torri più alte, regala un suggestivo panorama della città.
Durante la nostra permanenza il tempo non è stato dei migliori quindi le soste al lago sono state poche. Come sempre però ogni lato negativo ha il suo risvolto positivo, infatti grazie alla latitanza del sole abbiamo visitato anche Sirmione (BS). Famosa per le Terme di Catullo, la città ha nel centro storico uno dei suoi principali punti d’interesse. Situato su una penisola, si protrae per qualche chilometro all’interno del lago di Garda. Appena arrivati si rimane colpiti dalla Rocca Scaligera che custodisce l’unico punto di ingresso meridionale al centro storico.
La visita offre la possibilità di girarla a pieno, raggiungendo anche i punti più alti. Non ho avuto particolari difficoltà nel percorso, ma sconsiglio di intraprenderla a chi ha difficoltà motorie perché gran parte degli accessi sono impervi. Si possono perdere poi delle ore camminando per le piccole vie che si dipanano nei pressi del castello. Noi ci siamo concessi una sosta al lago, ma poi siamo tornati sulla strada di casa per evitare di pranzare in città, decisamente troppo cara per noi.
A scuola sono sempre stata un’appassionata di letteratura, alcuni autori mi hanno fatto innamorare, altri mi hanno lasciato molti punti interrogativi. Uno di questi è stato Gabriele D’Annunzio. Quando ho scoperto che a Gardone Riviera (BS) si trova il Vittoriale degli Italiani, cittadella monumentale voluta dal poeta e realizzata con il contributo dell’architetto Giancarlo Maroni per tramandare ai posteri la sua “vita inimitabile” e le imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale, ho deciso di inserirlo nel percorso di viaggio.
Non abbiamo trovato grande affollamento, cosa che ci ha consentito di visitarlo interamente con calma per una durata di circa quattro ore. L’auto può essere posteggiata nel parcheggio antistante l’ingresso (a pagamento, con tariffa giornaliera quindi conveniente rispetto alla media). Sono disponibili diverse tipologie di biglietti, noi abbiamo optato per quello completo (costo 16 euro) che include anche la visita alla casa del poeta. Quest’ultima è accessibile solo con visita guidata e per un ristretto numero di persone alla volta, l’orario viene comunicato al momento dell’acquisto del biglietto. Sulla sommità della collina si trova il mausoleo del poeta dove riposano le sue spoglie, quelle dei suoi compagni nell’impresa di Fiume e quelle dell’architetto Maroni. Poco distante si trova l’hangar che custodisce il MAS96, nave con la quale il poeta insieme a Luigi Rizzo e Costanzo Ciano partecipò alla Beffa di Buccari. Suggestiva è infine la nave militare Puglia, interrata sul colle mastio con la prua rivolta simbolicamente verso l’Adriatico e la Dalmazia.
Concludo con una nota di gusto: una sosta al ristorante Assaporando. Situato nella centralissima via Duomo a Salò, offre un menù particolarmente curato, in cui ogni portata è il frutto della commistione tra accostamenti semplici che, ad una prima lettura, possono risultare azzardati, ma alla fine rivelano un gusto decisamente sorprendente. I gestori Elisa e Luca hanno saputo creare un locale accogliente, dove offrono un’esperienza culinaria di prim’ordine ad un costo nella media.
Bel post, belle foto, bel viaggio e fantastica blogger!!! 🙂
Grazie mille Emanuela 🙂 I posti mi hanno facilitato il lavoro, il Lago di Garda merita una visita. Ora mi propongo di esplorare anche le altre regioni.
Anche noi abbiamo fatto questa bella gita in 2…mi sa che è ora di tornarci in 3!! 😉
Si, deve essere bello scoprire le nuove emozioni che posti già visti possono regalare quando ci si torna in tre 🙂
Leggo con piacere il tuo primo articolo! Complimenti per il nuovo blog, è molto bello e spero possa continuare a crescere con lo stesso entusiasmo che traspare dalle tue parole! ^.^
Un abbraccio
Lucia
Grazie mille Lucia, che bello sentire che dal blog traspare il mio entusiasmo per questa nuova avventura 🙂 Tu mi hai aiutata a trovare la spinta!