Diventare mamma si sa cambia la vita, ma non avrei mai pensato che sarebbe successo così tanto. Manca una settimana a Natale ma io, notoriamente indifferente alle feste, sono in clima natalizio già da un mese.

In occasione del ponte dell’Immacolata siamo stati infatti alla Grotta di Babbo Natale ad Ornavasso (VB).

La curiosità era tanta visto che alcune mamme dell’asilo me ne avevano parlato bene, mentre altre non erano affatto entusiaste di portarci bimbi di un anno. A noi piaceva l’idea di far assaporare ad Adele la sua prima atmosfera natalizia lontana da casa, andando a trovare colui che per i prossimi anni sarà per lei il protagonista assoluto di questi giorni di festa.

Una volta giunti ad Ornavasso è necessario lasciare l’automobile nel parcheggio gratuito dedicato ai visitatori del parco. Non avrete difficoltà ad individuarlo perché ci sono numerosi incaricati che indicano la strada. A questo punto è possibile prendere il trenino, a pagamento, per arrivare all’area del mercato coperto dove si ritirano i biglietti prenotati per la grotta. Noi abbiamo optato per fare la strada a piedi visto che ci abbiamo messo solo un quarto d’ora.

SalitaallaGrottadiBabboNataleOrnavasso

Con i biglietti in mano abbiamo iniziato la passeggiata che porta alla grotta. Il percorso è in salita, ma di facile percorribilità. Nei giorni precedenti la nostra visita abbiamo ricevuto alcune email dai gestori del parco che ci invitavano a lasciare a casa il passeggino, prediligendo uno zaino/marsupio per portare Adele. Vi consiglio di fare altrettanto perché la strada con il passeggino, seppur fattibile, è molto più complicata.

Prima di arrivare all’area della grotta c’è una sosta intermedia dove si ferma il trenino che potete prendere sempre a pagamento, nel caso in cui vogliate evitare una parte di camminata, all’esterno dell’area del mercato coperto.

In questa parte del parco si trova il presepe innevato riflesso allestito all’interno della chiesa. Vi consiglio di dedicare qualche minuto alla visita perché merita davvero. Da qui inizia l’ultima parte di salita che consente di arrivare alla grotta.

Il percorso è ricco di stimoli per i bambini più grandi, sono state inserite postazioni per osservare gli animali, in particolare scoiattoli, oltre a simpatici elfi che indicano il cammino. Una volta giunti in cima c’è spazio per il ristoro al covo degli elfi e per la visita al percorso degli animali dove, oltre alle renne di Babbo Natale, ci sono maialini, cammelli, rapaci e molti altri animali della fattoria.

L’ingresso alla grotta è l’unico ad avere un accesso limitato e regolato dagli orari di prenotazione. Quando manca circa mezz’ora al vostro ingresso dirigetevi all’entrata. Qui vi chiameranno in base al numero che vi è stato consegnato al ritiro dei biglietti.

IngressoGrottaBabboNataleOrnavasso

Prima di entrare dovrete indossare un caschetto di protezione per evitare che l’acqua, naturalmente gocciolante dalle pareti, vi arrivi sulla testa.

Una volta entrati percorrerete un lungo corridoio prima di arrivare nella stanza di Babbo Natale. Qui vi sembrerà di tornare bambini e, quasi inaspettatamente, vi ritroverete anche voi a chiamarlo.

Ogni bambino si può fare una foto da solo o con la famiglia insieme a Babbo Natale che viene poi consegnata gratuitamente all’uscita. Noi non lo abbiamo fatto perché Adele, sveglia fino a quel momento, si è addormentata all’interno della grotta. Dopo aver pranzato abbiamo iniziato la discesa che ci avrebbe poi portato a casa.

Se deciderete come noi di visitare il parco e avete un bimbo piccolo che, come nel nostro caso, ha l’apice della sua giornata al mattino vi consigliamo di partire il giorno prima e pernottare a Quarna Sotto, un paese distante circa mezz’ora dal parco.

Noi abbiamo trovato un appartamento su Airbnb che, grazie alla disponiblità dei proprietari, si è rivelato particolarmente adatto alle nostre esigenze.

INFORMAZIONI PRATICHE:

  1. La Grotta di Babbo Natale si raggiunge in circa un’ora di auto da Milano. Prendere l’autostrada A8 Milano-Laghi, direzione Malpensa. Al bivio di Gallarate prendere l’autostrada A 26 Voltri – Gravellona Toce ed uscire ad Ornavasso;
  2. Come anticipato vi consiglio, se possibile, di lasciare a casa il passeggino perché la maggior parte del percorso è difficilmente percorribile. In alcuni tratti (pochi per la verità) non possono essere utilizzati e portare in braccio i bimbi può essere deleterio per le nostre braccia;
  3. La sosta pranzo può essere fatta in vari posti, ma se viaggiate con bambini che necessitano di essere cambiati dovete andare alla Baita degli Alpini, poco fuori la grotta, dove troverete un’area ben attrezzata a questo scopo.

 

 

 

 

 

6 Comments

    1. Ciao, leggo solo ora il tuo commento. Si, il posto è incantevole. Anch’io all’inizio ci sono rimasta male per il divieto imposto alle foto, poi una volta entrata ho cambiato idea. Gli adulti riescono così ad immedesimarsi nella gioia dei bambini.

    1. Ciao Valentina, grazie mille. In effetti da quando sono mamma viaggio con occhi diversi e spesso mi capita di vedere cose nuove in posti in cui sono già stata. Certo passo volentieri dal tuo blog 🙂 A presto Marta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *