Da tempo coltivavo il desiderio di riprendere la buona abitudine della gita domenicale perché, come ormai io e il marito abbiamo capito, è una delle poche occasioni che abbiamo per viaggiare insieme a nostra figlia, dimenticando gli impegni che stare a casa inevitabilmente porta a galla.

Alcune settimane ho visto su facebook la segnalazione di un evento a Bergamo, l’esposizione dei mattoncini lego, in programma il 10 e 11 ottobre. Da piccola adoravo fare le costruzioni e subito ho pensato che poteva essere divertente andarci con Adele. Domenica mattina siamo quindi partiti alla volta di Bergamo.

Una volta arrivati in città ci siamo resi subito conto che in tanti avevano avuto la nostra stessa idea. Non siamo riusciti a trovare un parcheggio e, nell’area dell’esposizione, c’era un sacco di gente. Occorre dire che nella via accanto c’erano i mercatini dedicati ai sapori del mondo, una sorta di Expo in miniatura, quindi l’affluenza era in parte legata anche a questo evento.

Giunti nel cortile d’ingresso abbiamo capito che la nostra giornata si sarebbe svolta altrove, una coda di più di un’ora era difficilmente gestibile con una bimba di un anno, in particolare per i suoi orari ancora rigidi.

È stato necessario un cambio di programma che, come ormai ho imparato, spesso ci porta grandi sorprese. Ci siamo, quindi, diretti verso Bergamo Alta.

Prima della nascita di Adele abbiamo fatto tante volte la strada dalla Città Bassa alla Città Alta a piedi, ma ora con il passeggino non ce la siamo sentiti. Era giunto il momento sia per noi sia per Adele di provare la funicolare. Istituita alla fine dell’Ottocento è il suggestivo ponte di collegamento tra le due parti della città.

FunicolareBergamoAlta

Adele si è diverta a osservare dal finestrino i cambiamenti del paesaggio mentre la vettura pian piano saliva. Il tragitto dura qualche minuto quindi in breve tempo si arriva a destinazione.

Appena usciti dalla stazione della funicolare abbiamo seguito il flusso di turisti già presenti in Città Alta e ci siamo ritrovati in Piazza Vecchia. È uno dei gioielli di questa parte di Bergamo, fulcro della vita cittadina e teatro spesso di eventi importanti.

PiazzaVecchiaBergamoAlta

Una volta oltrepassata la piazza si giunge alla Basilica di Santa Maria Maggiore. L’aspetto esteriore lascia già a bocca aperta, ma vi consiglio di dedicare del tempo alla visita, fatta da noi in passato, perché merita davvero. Questa volta abbiamo dovuto lasciar perdere perché era giunto il tempo della pappa.

CasonseiBergamascaAgnellodOro

Come d’abitudine quando siamo in giro (a casa non è sempre più così) Adele dopo pranzo si è addormentata quindi noi abbiamo potuto proseguire il nostro giro con calma.

Le vie della Città Alta si lasciano visitare e quasi invitano a non avere un itinerario preciso perché ogni angolo può riservare qualche sorpresa. A noi è successo con il vecchio lavatoio di Via Lupo. Inaugurato alla fine dell’Ottocento come strumento per evitare le epidemie tra la popolazione, spesso priva di acqua corrente nelle case, è stato restaurato a metà del secolo scorso e ora è una preziosa testimonianza della storia cittadina.

VecchioLavatoioBergamoAlta

GiardinoBergamoAlta

Prima di riprendere la funicolare e lasciare Bergamo Alta, siamo passati dalla Piazza della Cittadella, sede in quel giorno di un grande mercato artigianale e ci siamo fermati ad ammirare la vista dal punto panoramico che si trova appena fuori la porta che la delimita.

PanoramaBergamoAlta

Informazioni pratiche:

  • Il viaggio da Milano/Monza è breve. In un’ora circa si arriva tranquillamente a Bergamo. Noi abbiamo preso l’autostrada A4 ad Agrate Brianza e dopo poche uscite eravamo in città;
  • Il parcheggio è un nodo critico di Bergamo. Noi non abbiamo voluto perdere tempo a cercarne uno gratuito, così siamo andati in un autosilo. Il costo è stato rilevante perché per sei ore di sosta abbiamo speso 15 euro;
  • Per il pranzo vi consiglio di fermarvi all’albergo ristorante Agnello d’Oro. La nostra scelta è stata casuale perché era l’unico posto tranquillo tra i ristoranti di Bergamo Alta. Con Adele l’orario del pranzo è anticipato quindi abbiamo avuto la fortuna di avere il locale tutto per noi. La cucina è bergamasca quindi i casonsei e i piatti di polenta vanno per la maggiore. L’unica pecca è che hanno pochi seggiolini per i bambini quindi negli orari di maggior affluenza potrebbe essere un problema riuscire a trovare posto. Devo, però, dire che si sono dimostrati estremamente disponibili con Adele, offrendomi addirittura una camera d’albergo per cambiarla.

2 Comments

  1. Anche a me Bergamo piace tantissimo, però non l’ho ancora visitata versione famigliola. Non voglio immaginare quanto si divertirà Ciccino sulla funicolare, ha la passione per qualsiasi mezzo di trasporto! Seguirò i tuoi consigli!

    1. Ciao Elena, grazie mille. Devo ammettere che da quando c’è Adele sto riscoprendo la bellezza dei tesori vicino a casa. Certo, lei mi da una grossa mano visto che mi aiuta a vederli con occhi nuovi. Un abbraccio, Marta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *