ANDARE A LEOLANDIA CON UNA BAMBINA DI OTTO MESI SI PUÒ

Ho sempre amato i parchi di divertimento, al punto che tutte le estati aspettavo con impazienza la vacanza sul Lago di Garda per visitare Gardaland o CanevaWorld.
Da quando sono mamma ho pensato spesso al momento migliore per vivere questa esperienza con mia figlia. Quelli che ho citato prima non sono adatti a neonati, ma Leolandia lo è e, grazie alla gita fatta lo scorso weekend, posso dire che anche questa esperienza da mamma è diventata realtà.

Il parco si trova a Capriate San Gervasio (BG), poco distante da Milano e facilmente raggiungibile grazie alla comoda uscita autostradale posta a pochi minuti dall’ingresso.

I miei coetanei lo ricorderanno come la Minitalia, ma oggi è un parco di divertimenti adatto a tutta la famiglia.

L’attrazione principale è lei: Peppa Pig. La simpatica maialina rosa ha scelto di stabilire la sua casa nelle accoglienti valli bergamasche. Su una piccola collina si trova la ricostruzione dell’abitazione della famiglia con tanto di camera da letto dei bambini, dove è possibile vedere il signor Dinosauro e Teddy, le galosce per saltare nelle pozzanghere di fango, il signor Patato alla televisione e la cucina della famiglia Pig con i contenitori della raccolta differenziata.

CasaPeppaLeolandia

ComputerCasaPeppaLeolandia

Prima di uscire Peppa aspetta tutti i bambini per una foto ricordo. Ero convinta che Adele si sarebbe spaventata, ma sbagliavo perché era talmente incuriosita da non volere più uscire.

Sul prato davanti alla casa ci sono due divertimenti imperdibili per i bambini un pochino più grandi: le pozzanghere di fango in cui poter saltare per rinfrescarsi dal caldo estivo e l’automobile della famiglia Pig dove salire per farsi una foto ricordo.

Alla base della collina c’è poi un’altra sorpresa: il cantiere del signor Toro. Qui George aspetta i bambini per farsi fotografare e Adele non si è lasciata scappare l’occasione, anzi credo che anche in questo caso fosse talmente incuriosita dal personaggio, che finalmente aveva davanti, da non volerlo lasciare.

CantiereSignorToroLeolandia

A questo punto era quasi giunta l’ora di pranzo. Come immaginavo Adele non aveva alcuna voglia di dormire ma, ben sapendo che se non lo avesse fatto non avrebbe mangiato per la stanchezza, abbiamo pensato di dirigerci verso la fattoria. Qui ci sono, infatti, ampi prati con zone d’ombra e molti animali facilmente avvicinabili dai bambini.

Lei è addormentata subito quindi lo spettacolo è stato più per mamma e papà.

FattoriaLeolandia

Al risveglio era giunta ora del pranzo. Come d’abitudine per Adele avevo portato la pappa da casa. La maggioranza dei locali del parco è dotata di seggiolini a disposizione dei clienti quindi la scelta su dove andare può essere fatta esclusivamente sulla base di quello che si vuole mangiare.

Noi siamo stati al Caffè della Minitalia dove abbiamo optato per due menù panino, bibita e patatine. Il locale offre anche una piccola scelta di pappe pronte per neonati quindi, se non si vuole portare nulla da casa, si può trovare quello che serve.

La tappa successiva è stata il Mondo di Leonardo. Qui si trovano giostre ispirate ai lavori del grande maestro e un museo a lui dedicato che spiega come si è giunti alla loro realizzazione. Adele si è divertita ad osservare, dato che questa parte del parco non è adatta ai bambini piccoli.

Dopo un giro con la bambina sulle zattere poste nel laghetto vicino all’ingresso, ci siamo diretti alla Minitalia, ultima tappa della nostra visita.

FirenzeMinitaliaLeolandia

Come ricordavo il percorso è un vero e proprio viaggio in Italia. A differenza della volta precedente, ho notato che sono state inserite in prossimità di alcune città statue rappresentative di personaggi nati o legati per qualche ragione ad esse. Volendo possono essere richiesti contributi multimediali per conoscerne la vita o il territorio, azionando i pulsanti predisposti.

La Minitalia può essere visitata con il passeggino quindi va benissimo per i neonati. L’unico neo è che si trova totalmente esposta al sole. Ricordate di portare quindi un cappello (ci provo sempre, ma Adele non ne vuole sapere da quando è nata) e crema solare.

Salutiamo il parco con la certezza di volerci tornare quando Adele sarà più grande e potrà godersi anche le attrazioni per i bambini più alti di 90 cm :-).

Alcune informazioni:

  • I biglietti interi costano circa 30 euro. I bambini più bassi di 89 cm non pagano. Noi per risparmiare abbiamo optato per i biglietti a data fissa. In questo modo abbiamo pagato circa la metà, sapendo che in caso di maltempo saremmo stati rimborsati;
  • Se non volete portare il passeggino con voi, il parco dispone di un ottimo servizio di noleggio;
  • All’interno del parco i servizi pubblici sono dotati di fasciatoio per il cambio dei neonati e c’è anche una nursery dove, se lo si desidera, si può allattare in tutta tranquillità.

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